Alla “Masca”. Lettera, con richiesta di pubblicazione.

 

Il congresso di Rifondazione.

 

Continuo a non comprendere l’astio e l’antipatia della “Masca” ed in particolare del suo direttore nei confronti di Rifondazione e miei.

Astio ed antipatia che, esplosi al massimo al momento della mia modesta e sfortunata candidatura alle ultime comunali di Cuneo (oltre a commenti poco “informativi ed oggettivi”, non furono neppure pubblicati un appello a mio favore firmato da Cottino, Preve, Della Mea e decine di altri/e, l’adesione alla lista di Mario Soglio, lettere di sostegno), continuano a manifestarsi ad ogni occasione.

Questo non permette di comprendere a chi legge il vostro settimanale il dibattito, le posizioni di Rifondazione e la sua modesta, ma significativa crescita, anche localmente, negli ultimi due anni.

Rifondazione va ad un congresso nazionale in cui le posizioni di Bertinotti sono in grandissima maggioranza. In provincia in un dibattito su temi che riguardano (o dovrebbero riguardare) la sinistra intera nessuna mozione ha prevalso, ma hanno avuto spazio, all’interno della necessità di tentare di battere queste destre, preoccupazioni circa la politica di TUTTI i governi di centro- sinistra (dalla Germania a Blair a Lula), circa temi non secondari (privatizzazioni- a cominciare dall’acqua-, finanziamenti alle scuole private, guerra, OGM, scelte energetiche e di viabilità, reale volontà di cancellare le leggi berlusconiane, prima fra tutte la legge 30 sul lavoro precario).

Sono tutte questioni che, in occasione del quinquennio 1996- 2001 non furono affrontare e produssero disaffezione, astensione, spostamento a destra di parte dei ceti popolari (i primi partiti nel voto operaio furono Forza Italia e Lega).

Coniugare unità (a cominciare dalle regionali) e modificazione di programmi e comportamenti significa estremismo? Un confronto reale su questo con partiti e movimenti significa isolamento e paura di sporcarsi le mani?

Questo fa credere la nota della Masca che anziché informare esprime solamente un parere personale.

Sergio Dalmasso

Segretario provinciale di Rifondazione comunista.